Il restauro si concluderà entro il prossimo anno
Testata: “QUI MONTEBELLUNA”
Anno / Numero: 2017 – N° 1
Data: Settembre 2017
E’ ormai imminente l’avvio del cantiere per il restauro della barchessa Manin, altro, assieme a Villa Pisani, tra gli immobili più significativi della città. Dopo l’esito del ricorso al Tar che si era espresso a favore della ditta Costruzioni Bordignon S.r.l., aggiudicatrice dell’appalto, è partita la procedura per aggiornare il progetto esecutivo dell’intervento, approvato nei mesi scorsi. Un’opera – quella del restauro – che nasce da un progetto finanziato attraverso i fondi FSC europei ottenuti dal Comune di Montebelluna con l’approvazione dell’IPA. Il costo complessivo dell’opera è di € 1.900.000 euro così finanziati: 1 milione di euro da contributo regionale a valere su fondi europei per lo sviluppo e la coesione, 195.000 euro da mutuo, 362.526 euro da trasferimento immobile scuole da Santa Lucia, 312.000 euro da bilancio comunale.
Finalmente si va al cantiere per un intervento di restauro della Grande Barchessa Manin atteso da decenni. Con l’apertura di questo cantiere, si aggiunge un’altra tessera fondamentale al mosaico del progetto di riqualificazione del centro storico di Montebelluna. Com’era nel masterplan, grazie al restauro della Barchessa, si andrà sia a recuperare l’immobile storico di pregio, sia a creare un motore di vita all’interno del parco Manin. Al piano terra è previsto l’affidamento in locazione per un locale pubblico che faccia vivere il parco anche nelle ore serali, invece al primo piano sarà legato alla promozione del territorio e alle attività culturali, specie di carattere espositivo, sotto la cura di Biblioteca e Museo. L’intervento permette di ripensare il parco perchè, avendo un luogo frequentato pubblicamente anche alla sera, si dà la possibilità finalmente di portare a compimento motivatamente il disegno di apertura del parco, eliminando cancelli e recinzioni secondo lo stile europeo di fruizione delle aree verdi in un contesto urbano.
L’intervento non sarà invasivo e prevede un ingesso principale del parco, riaprendo le grandi arcate, capaci di collegare con l’esterno, tutte le funzioni che nell’edificio troveranno sede. Sempre per poter accentuare il rapporto tra l’interno e l’esterno, sul fronte principale verso il parco è previsto l’ingresso diretto al locale. Sarà sostituito il solaio in laterocemento ed il primo piano sarà accessibile da una nuova scala in cemento armato, da un montapersone e da un ascensore e dotato di servizi adeguati in maniera da poter rendere la struttura utilizzabile anche in maniera parziale ed autonoma. Da segnalare, tra gli interventi migliorativi proposti dalla ditta aggiudicatrice, l’inserimento di ulteriori blocchi servizio al piano primo, l’utilizzo di finiture di maggior qualità ed un intervento più incisivo per quanto riguarda il consolidamento delle murature.