Tutti presenti alla cerimonia dell’inaugurazione.
Il saluto di Tondo, Fontanini, Honsell e compagno
Testata: “QUOTIDIANO FVG”
Anno / Numero: Anno II – nr. 21
Data: 26 Gennaio 2012
“Friuli Innovazione, grazie anche ai nuovi spazi di cui oggi posiamo simbolicamente la prima pietra, può e vuole essere un elemento fecondante di un nuovo modello di sviluppo del nostro territorio, se la comunità regionale sceglierà di puntare sull’innovazione e la competitività”. Così Sergio Cecotti, presidente di Friuli Innovazione, ieri mattina alla cerimonia inaugurale della posa della prima pietra dei nuovi edifici del Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli di Udine.
L’OPERA. L’ampliamento, che costerà circa 5 milioni di euro e sarà finanziato per il 70% dalla Regione, accoglierà al suo interno una cinquantina di nuove imprese e laboratori di ricerca: «Questa non è un’operazione semplicemente immobiliare – ha detto il direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio – ma un investimento per lo sviluppo del nostro territorio» 3.700 mq la superficie complessiva su cui sorgeranno i tre nuovi edifici che saranno costruiti nello standard Casa Clima Classe A, con un fabbisogno energetico più che dimezzato rispetto a quelli di vecchia concezione. Saranno, inoltre, realizzati un impianto fotovoltaico e un sistema di recupero delle acque piovane.
I COMMENTI. Presente alla cerimonia, il presidente della Regione Renzo Tondo ha evidenziato come l’opera sia frutto di «una coerenza politica che ha unito i diversi schieramenti», insieme alla necessità di «creare un sistema complessivo, fatto di infrastrutture efficienti, semplificazione burocratica, fiscalità più leggera, che offre alle imprese più opportunità possibili per generare ricchezza, l’unico modo per uscire dalla crisi». «Non sono le singole eccellenze che determinano lo slancio evolutivo-ha detto il rettore dell’Università di Udine Cristiana Compagno- l’obiettivo è quello di innalzare la capacità media di innovazione del sistema, solo così si potrà fronteggiare la crisi attuale».
Non sono poi mancati i riferimenti alla difficile situazione attuale e i richiami alla competitività, tanto per le imprese nuove e neocostituite come per quelle tradizionali della manifattura che, grazie all’innovazione, devono essere in grado di relazionarsi con le economie più forti: «L’innovazione è fondamentale – ha affermato il presidente della Provincia Pietro Fontanini – ma anche la competitività. L’area del Nord Est è quella che sta reggendo di più alla crisi perchè dialoga con le economie più solide, come quella tedesca. Auspico che le nostre aziende trasformino l’innovazione in risultati competitivi concreti». «Questo spirito è quello che può portarci fuori dalle secobe in cui siamo arenati – ha aggiunto il sindaco di Udine Furio Honsell – l’innovazione è l’unica strategia per trovare una nuova collocazione in un assetto globale in continua trasformazione». La benedizione di rito alla prima pietra e al cantiere è stata infine impartita dall’arcivescovo di Udine monsignor Mazzocato: «Sebbene le qualità di Dio non possono essere investigate scientificamente, è evidente che la divina Provvidenza sia ispiratrice delle intelligenze, così come che la sfida più importante oggi sia quella di creare posti di lavoro, che è il vero fattore di sviluppo».
LUDOVICA BULIAN