Restauro completato, lì trovano sede unica le tre filiali che l’istituto aveva in città. Ora aperture pubbliche e mostre d’arte.

Testata: “LA TRIBUNA”

Anno / Numero: 2018

Data: 16 Maggio 2018

TREVISO – Un altro tassello per l’area della città che più di altre sta vivendo un Rinascimento. Dopo San Teonisto e aspettando l’ex Zanotti, ieri anche Palazzo Sardone è stato riaperto. Banca Generali ha inaugurato la nuova sede, in cui ha voluto concentrare all’interno del palazzo storico le tre filiali che aveva in città (Viale Montegrappa, piazza Rinaldi e piazza Filodrammatici). Ma la nuova sede, pur conservando tutte le caratteristiche di una banca, sarà anche altro: un centro espositivo e un luogo in grado di ospitare piccoli concerti. “In un momento in cui le banche si allontanano dal territorio, noi siamo orgogliosi di investire in una struttura così prestigiosa”, ha detto prima di tagliare il nastro della nuova sede il vice direttore generale di Banca Generali, Marco Bernardi, “Quella che inauguriamo oggi è la nostra diciannovesima sede in Veneto, a testimonianza del nostro impegno nella regione in risposta a una domanda di consulenza evoluta in costante crescita da parte delle famiglie. Questa però è la sede più bella d’Italia, al massimo se la può giocare una di Firenze. Abbiamo l’ambizione di diventare un interlocutore culturale per la città, oltre a fare quello che già sappiamo come partner finanziari”. La sede oggi, e fino al primo febbraio del prossimo anno, ospiterà l’esposizione di Christian Balzano, dal titolo Resilienza: è l’autore del toro capovolto esposto a fianco della loggia dei Cavalieri. la mostra, curata da Marco Bazzini e organizzata in collaborazione con Baxart Verona, rispettando le esigenze di una sede bancaria, sarà visitabile dal pubblico martedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 17.30, o su appuntamento. Ma è proprio questa la novità della sede, non sarà solo una banca. “La scelta che hanno fatto Generali e l’imprenditore proprietario del palazzo (Patrizio Bof, ndr) è lodevole. Qui a fianco – ha ricordato l’assessore alla cultura, Luciano Franchin – c’è San Teonisto, un altro luogo restituito alla città. Anche questo a lungo è rimasto chiuso e silenzioso e ora è stato riportato a nuova luce. Sono contento che come amministrazione avremo modo di utilizzare questa sede con Banca Generali e con il proprietario. Il salone e le due grandi terrazze in particolare meritano di diventare dei centri culturali”. Il proprietario del palazzo storico è Patrizio Bof, manager montebelllunese fondatore di Infinite Area, che l’ha acquistato all’asta dal Consorzio Piave nel 2015. “Quando l’ho preso avevo l’intenzione di fare qualcosa per la città, che almeno in parte potesse essere pubblico. Poi a cantiere in corso si è fatta avanti Banca Generali con cui si è trovato l’accordo sul futuro della sede. Le banche di solito le opere le tengono nel caveau, mentre Generali vuole esporle”, spiega Bof, che quest’anno ha fatto anche parte della delegazione partita da Treviso per la missione “Capitale della cultura 2020”. Il Comune ha già fissato almeno un appuntamento estivo nella terrazza del palazzo. Ora non resta che aspettare per vedere altri tasselli prendere forma: lo Stato tra un paio di mesi darà il via al restauro dell’ex archivio notarile proprio davanti a Palazzo Sardone, e su San Nicolò gravitano altre due grandi occasioni di riqualificazione: l’ex Turazza e l’ex Acli. Per completare il progetto di rinascimento.

FEDERICO CIPOLLA