Aggiudicate le gare per il restauro dei due gioielli. Il costo delle opere è di 7 milioni e mezzo
Testata: “IL GAZZETTINO”
Anno / Numero: 2016
Data: 26 Giugno 2016
MONTEBELLUNA – Sarà la Costruzioni Bordignon, di Volpago, a curare il restauro di due gioielli montebellunesi: Villa Pisani a Biadene e la Barchessa Manin, in centro. I due interventi, pari ad un importo di 7 milioni e mezzo, saranno eseguiti presumibilmente, dopo l’estate in barchessa e a fine anno a Villa Pisani, perchè per quest’ultima la procedura è più complessa. Villa Pisani ospiterà il primo memoriale multimediale italiano della Grande Guerra e diventerà il portale di accesso turistico al Montello e agli itinerari regionali. La Barchessa Manin diventerà sede espositiva, spazio per le associazioni e motore di vita per l’omonimo parco. “Va in porto – commenta il sindaco Marzio Favero – il più grande intervento degli ultimi decenni dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico comunale”. E aggiunge: “Tali operazioni si intrecciano da un lato al rilancio turistico del Montello dall’altro alla riqualificazione del centro cittadino”. Poi Favero ripercorre le tappe che hanno portato al risultato. A cominciare dalla ricerca dei finanziamenti. Villa Pisani comporta una spesa di 5 milioni 500mila euro, in parte frutto di finanziamenti europei e regionali, in parte di risorse comunali. L’intervento sulla Barchessa Manin costa un milione 900mila euro e anche in questo caso la somma arriverà in parte dall’esterno, in parte dal Comune stesso. Ma l’assegnazione delle risorse è arrivata solo a fine novembre 2015. “Un problema enorme – spiega Favero – era rappresentato dal fatto che la scadenza per l’affidamento dei lavori era fissata per il 30 giugno 2016”. La sfida è stata, quindi, quella contro il tempo. “Mi sono confrontato con gli uffici – aggiunge Favero – i dubbi sulla fattibilità erano enormi. Ce l’abbiamo fatta, sul filo di lana, grazie ad uno straordinario lavoro d’equipe, condotto anche di domenica e di notte”. Poi, la costruzione di due gare che prevedevano una quota parte di finanziamento non in liquidi, ma in immobili. “In palio – aggiunge Favero – c’erano le ex scuole di Santa Lucia, le ex carceri e centro giovani. Un fattore di rischio per il successo. E invece sono arrivate quattro offerte per Villa Pisani e due per Barchessa Manin”. Una dimostrazione che anche i privati credono nel Comune.
LAURA BON