Affreschi, sale dipinte e video “touch screen”, il cantiere lascia il posto a bellezza e memoria.
“Abbiamo salvato l’edificio più importante della città: con lui rinasce tutto il Montello”
Testata: “IL GAZZETTINO”
Anno / Numero: 2018
Data: 30 Settembre 2018
MONTEBELLUNA – Un viaggio nella memoria, nella bellezza, nella sintesi armoniosa di antico e moderno. Con qualche affresco ancora in corso di restauro ma molti altri già splendenti nel loro valore. A renderlo possibile Gianantonio e Paolo Bordignon, dell’omonima ditta, che hanno presentato ieri a Villa Pisani la “loro” creatura, assieme al sindaco Marzio Favero che si prepara all’inaugurazione del memoriale del 3 Novembre.
AGLI SGOCCIOLI – La possibilità offerta ieri dalla ditta a clienti e conoscenti di ammirare il cantiere ormai finito ha emozionato e colpito non solo per l’ottimo risultato, ma anche perchè in quel risultato si è colto l’attaccamento al proprio lavoro di un’azienda di famiglia cresciuta negli anni, con l’anziano padre emozionato nell’assistere ai successi dei figli e molti dipendenti, presenti, partecipi dei successi. “In anni difficili – ha detto il sindaco Marzio Favero – abbiamo voluto salvare l’edificio più importante della città. E tale intervento si inserisce in un contesto in cui il Montello sta facendo segnare una rinascita semza precedenti. La santa allenza fra Comuni ed enti funziona”. La villa, poi, è uno splendore. Il percorso (dove l’allestimento è solo all’inizio) è un susseguirsi di sale affrescate e sale in cui la tinta piombo e un impatto moderno sono state scelte nel caso in cui non fosse possibile un recupero filologico. Già in funzione uno dei tanti touch screen che racconteranno in modo interattivo gli eventi della Grande guerra. E’ quello che si sofferma su “Il Veneto e la Grande guerra”.
IL VIAGGIO – C’è poi la scala della retorica, che immette nella sala in cui si raccontano gli scenari del conflitto. Poi, gli affreschi del 500 si accompagnano al luogo che racconta le condizioni del soldato. Da favola il salone affrescato con i dipinti di Giustino Moretti, assolutamente principesco. Il viaggio del futuro visitatore comprenderà poi anche una sala in cui verranno proiettati dei filmati d’epoca e un’altra sala in cui ci si troverà pervasi da immagini. Molteplici i messaggi che verranno fotografati nel percosrso: dalle condizioni dei soldati a quella della donna, alle ferite dei combattenti e al ruolo della medicina. Alla fine, una linea del tempo, che arriverà fino ai giorni nostri. Dimostrando, fra l’altro, come la Grande guerra non sia priva di collegamenti con il presente. Una splendida terrazza al primo piano si affaccia poi sul giardino antistante. E la sala ipogea? “Nei primi mesi del 2019 verrà bandita la gara per bar e ristorante”, dice Marzio Favero. E sarà quello il completamento della rinascita di un luogo della memoria ma anche di un intero quartiere.
LAURA BON