Appaltati lavori per oltre 7 milioni: la dimora ospiterà il Memoriale multimediale della Grande Guerra

Testata: “LA TRIBUNA”

Anno / Numero: 2016

Data: 26 Giugno 2016

MONTEBELLUNA – Alla Costruzioni Bordignon di Volpago i lavori di restauro sia di Villa Pisani che della Barchessa Manin. Sette milioni e mezzo di euro l’importo dei due lavori messi assieme, parte dei quali pagati in edifici comunali, ossia le ex scuole di S. Lucia sul Montello e il Centro Giovani. Erano arrivate quattro offerte per l’intervento per Villa Pisani, il più importante, finalizzato a trasformare la villa nel Memoriale della Grande Guerra. Due invece le offerte per la Barchessa Manin. E in entrambi i casi l’offerta migliore è risultata quella della Bordignon. Con un sospiro di sollievo da parte dell’amministrazione comunale. Infatti una fetta importante del finanziamento arriva dalla Regione e se non fossero stati aggiudicati i lavori entro il 30 giugno sarebbero decaduti. E il timore dell’amministrazione comunale era che la parte di pagamento in immobili inducesse le imprese a non farsi avanti. Per Villa Pisani ci sono lavori per 5.500.000 di euro, di cui 2.100.000 di contributo regionale a valere su fondi europei FSC, un milione da Veneto Banca, 1.050.000 di mutuo e 1.200.000 trasferimento dell’immobile che ospita il Centro Giovani, 150mila a carico del bilancio ordinario del comune. Per la Barchessa Manin si tratta di lavori per 1.900.000 euro, di cui un milione di contributo regionale a valere su fondi FSC, 195.000 euro di mutuo, 362.526 costituiti dalle ex scuole di S. Lucia, 312.000 dal bilancio comunale. “E’ un’operazione destinata non solo a restaurare due immobili di pregio, ma ad attribuire loro anche una vocazione importante” spiega il sindaco Marzio Favero “infatti Villa Pisani ospiterà il primo memoriale multimediale italiano della Grande Guerra e diventerà il portale di accesso turistico al Montello e agli itinerari regionali. Barchessa Manin diverrà luogo di rappresentazione dei valori del territorio, sede espositiva, spazio per le associazioni e quindi motore di vita per l’omonimo parco”.

ENZO FAVERO